La Passione di Venafro, è una delle più antiche rappresentazioni del genere in Italia, che si svolge a Venafro dal 1968, con la medesima identità e nel solco della tradizione, dall’idea originale ddll’Arch. Franco Valente che ne è stato l’ideatore. Oggi riproposta dal Parco Regionale dell’Olivo di Venafro e dalla Fondazione Mario Lepore, con la diezione artistica di Gianni Di Chiaro, rappresenta anche la declinazione di elementi che caratterizzano fortemente il territorio di Venafro e cioè, il paesaggio rurale storico del Parco dell’Olivo, inserito nell’esclusivo Registro Nazionale dei Paesaggi rurali storici dal Ministro delle Politiche Alimentari, Agricole e del Turismo (D.M. n. 6419 del 20.02.2018).
La Passione di Venafro, rispetto agli eventi similari, conserva elementi di originalità per la scelta delle modalità di rappresentazione, non percepita come un mero spettacolo recitativo, ma come un susseguirsi spettacolare di scene e luci in un paesaggio che più di ogni altro richiama il Monte degli Ulivi e l’Oliveto del Getsemani a Gerusalemme.
Viene realizzata, infatti, tra gli oliveti secolari limitrofi alla Concattedrale di Venafro, con il palcoscenico naturale del Campaglione (Parco Regionale dell’Olivo) che si innalza repentinamente, fitto di olivi, verso le vette circostanti.
Quadri scenici di grande effetto si susseguono nell’oscurità. La voce narrante dell’attore Umberto Taccola, la stessa che accompagnò le prime edizioni negli anni ’60, ed una coinvolgente colonna sonora accompagnano lo spettatore nelle scene ideate tra gli olivi e la vicina Cattedrale che si susseguono attraverso giochi di luce, utilizzando moderne tecnologie, che danno profondità alla scenografia naturale rappresentata dal Parco regionale dell’Olivo.
Le scene illuminate con effetto film si susseguiranno sono le seguenti: SCENA I LA CREAZIONE, SCENA II INGRESSO A GERUSALEMME, SCENA III CENACOLO, SCENA IV GETSEMANI, SCENA V SINEDRIO, SCENA VI IL PENTIMENTO DI GIUDA, SCENA VII L’IMPICCAGIONE DI GIUDA, SCENA VII GESÙ DA PILATO, SCENA IX VIA CRUCIS E CROCIFISSIONE, SCENA X LA DEPOSIZIONE, SCENA XI LA RESURREZIONE.