Parco Regionale dell’Olivo di Venafro, Fondazione Mario Lepore Onlus
Il Parco Regionale dell’Olivo di Venafro è un Paesaggio rurale storico di interesse nazionale. Gli Oliveti di Venafro, infatti sono i più decantati al mondo nell’età classica e, pertanto, il luogo è ritenuto, assieme alla biblica Taybeh-Efraim i Palestina e al Monte degli Ulivi di Gerusalemme, il luogo più importante dell’olivicoltura storica mediterranea.
Il territorio del Parco Regionale è stato inserito nel prestigioso REGISTRO NAZIONALE DEI PAESAGGI RURALI STORICI, con Decreto n. 6419 del 20 febbraio 2018 del Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali ed è socio promotore dell’Associazione Nazionale dei Paesaggi Rurali di Interesse Storico e primo Parco socio dell’Associazione Nazionale delle Città dell’Olio.
Il Palazzo liberty è la prima forma di utilizzo commerciale e produttiva delle acque del fiume San Bartolomeo. Eretto su un antico mulino. Il suo nome originario è, infatti, “Mulino della Corte”. Questa denominazione si pensa derivi dal possesso del sito dei “signori” che governavano Venafro. Una testimonianza risalente al 1481, riguarda un rogito stipulato a Venafro, con il quale Nicola Montaquila donava al conte Scipione Pandone, la quarta parte del mulino "Della Corte". Dopo questo passaggio furono effettuati dei lavori che interessarono anche la vasca di carico; la conformazione attuale è dovuta appunto a questa ristrutturazione. Questi lavori sono testimoniati dal portale cinquecentesco rinvenuto al piano terra che riporta lo stemma della famiglia Pandone.
Successivamente, e in epoca molto più recente, agli inizi del 1900, il Mulino fu trasformato in centrale elettrica per poi diventare, nel dopoguerra, un cinema. Nel 2018 il palazzo fu completamente ristrutturato e trasformato in un centro polifunzionale.
Nel piano inferiore è ospitata la mostra dedicata al Paesaggio rurale storico del Parco Regionale dell’Olivo di Venafro che ospita diorami e oggetti legati agli usi tradizionali del territorio. Nello stesso piano si ammira il portale cinquecentesco dei Pandone che apre il varco alla mostra comunale sulla centrale elettrica dei primi decenni del novecento.
La mostra è nata a seguito dell’inclusione del Parco nel Registro Nazionale dei Paesaggi rurali storici (D.M. n. 6149 del 20.02.2018) da parte del Ministro delle Risorse Agricole, Alimentari e Forestali.
Sono presenti buona parte degli oggetti utili alla raccolta delle olive e alla manutenzione del territorio terrazzato, nonché alla transumanza:
Scala di accesso alla mostra dal piano superiore:
Scala in legno di sei metri, Cesto, Setaccio, Set bilancia in ferro
Angolo a sinistra della scala dedicato alla lavorazione della terra
Aratro in ferro, Giogo in legno per muli, campanaccio per buoi, campanaccio per ovini
Angolo a destra dell’entrata:
Attrezzo per la cardatura della lana
Sulla sinistra del locale due diorami l’uno visibile dedicato alla raccolta delle olive, l’altro al paesaggio con i suoi terrazzamenti e mulattiere
“Cuttur” il pentolone cottura dello spezzato di pecora, giogo in legno per muli, aratro in ferro con monoruota, cesti, scala, bastoni in legno a forcina retroversa per avvicinare i rami, forcine in legno per sollevare i margini dei teli di raccolta, due teli in iuta, setaccio, 2 rastrelli, uno in ferro l’altro in legno con chiodi, per la raccolta manuale delle olive, Setaccio grande in cuoio (1m x 1m).
Diorama interno
sella per mulo, campanacci per bovini 1 e per ovini due, museruola per mulo in ferro, froscetta per guida bovini, attrezzi per rompere la pietra
Lato locale verso la Villa comunale, dedicato agli attrezzi della transumanza
lavatoio in legno, pressa per uva, anfora, espositori in canniccio per frutta,
setaccio grande in metallo (1m x 1m), strozzagalline, compasso, pala in legno per grano, forbici per tosatura, contenitore per burro, lampada ad olio, bilancia, barra in legno con rastrello circolare chiodato centrale, tina in rame,contenitore latte in alluminio, secchio in legno, lavatoio piccolo, tracolla damigiana impagliata.
DEGUSTARE IL CELEBERRIMO OLIO DI VENAFRO
VISITARE VENAFRO, CITTA’ D’ARTE
I paesaggi rurali storici costituiscono una testimonianza del corretto rapporto tra uomo e ambiente da non disperdere. Aiuta la Fondazione Mario Lepore nella manutenzione dei sentieri e nella ricostruzione dei muri a secco.
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VISITE GUIDATE
Per l’organizzazione delle visite contattare la Prof.ssa Rosaria Mascio – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – 3488045194, Le visite guidata prevedono un costo variabile in base al numero dei partecipanti, maggiorate in caso di degustazioni. I fondi devoluti alla Fondazione Mario Lepore Onlus sono destinati alla manutenzione dei sentieri.
DEGUSTAZIONI
Sono a base di olio sopraffino del Parco prodotto da Aziende che operano nel Parco, che organizzano piccoli corsi finalizzati a cogliere i dati sensoriali di alta qualità. Al semplice pane e olio e possibile degustare i caratteristici “biscotti” all’olio di Venafro, la squisita insalata venafrana, formaggi derivati da ovini che pascolano nel Parco. Le degustazioni possono essere organizzate presso la Mostra del Paesaggio rurale storico di Palazzo Liberty a Venafro, oppure presso le aree picnic del Parco.